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“Fare e comunicare sociologia: il ruolo delle riviste”. Bozza del programma del Primo Seminario CRIS

Ipotesi di struttura:

Una giornata (da mattina a sera); 1 sessione mattina; 1 tavola rotonda pomeridiana; più apertura e chiusura; 2 relazioni per la sessione mattutina; durata di ciascuna relazione: 30-40 minuti, ampio spazio alla discussione.

Nel seminario si intende discutere del ruolo delle riviste di sociologia, e più generalmente della pubblicistica italiana, nel particolare periodo storico in cui i tanti cambiamenti, dapprima nell’offerta formativa e ora nelle modalità con cui si valutano le attività accademiche e si definiscono i percorsi di carriera, si riflettono sul modo in cui si fa sociologia, sul ruolo del sociologo e su quanto siano riconosciute e apprezzate le sue competenze dall’opinione pubblica italiana.

Come è opportuno che sia per un seminario organizzato dal Coordinamento delle riviste di Sociologia (CRIS), al centro ci sarà il ruolo delle riviste e la loro capacità di coniugare le esigenze di chi vi pubblica e di chi le legge con il senso della loro missione: diffondere la conoscenza sociologica.

Dunque, l’organizzazione del seminario potrebbe essere la seguente:

Sessione mattutina:

Tra specializzazione e interdisciplinarietà: il ruolo delle riviste di sociologia.

Nella sessione mattutina potrebbero essere ripresi, in forma meno analitica, i temi precedentemente previsti per le sessioni “fare sociologia”, “il ruolo del sociologo” e “comunicare la conoscenza sociologica”.

I due relatori potrebbero essere C. Leccardi e A. Santambrogio

Sessione pomeridiana:

Tavola rotonda: Le nuove frontiere editoriali delle riviste di Sociologia

Nella tavola rotonda il coordinatore stimolerà i partecipanti – anche riprendendo i principali temi emersi nella sessione mattutina –  su quali potrebbero essere le prospettive delle riviste scientifiche, e in particolare delle riviste sociologiche – allargando la riflessione anche alla “terza missione”, che offrirà ai sociologi nuovi spazi per incidere nel dibattito pubblico, sempre che sappiano trovare formule originali e interessanti per aprirsi alla società e alle modalità di raccontarsi in essa presenti

Primo elenco di nomi possibili: forse bisognerebbe contenere il numero in 7-8 partecipanti

Carlo Feltrinelli (Feltrinelli), Giovanni Carletti o Giovanni Laterza (Laterza), Giovanna Sarti o Daniela Bonato (il Mulino), Alessandro Pierno (Firenze University Press). Massimo Brai (Treccani), i rappresentanti di F. Angeli, Rosenberg e Sellier, Rubbettino, Viella